MATTINA/POMERIGGIO(o, QUANDO ENTRA NELLA CHAT)

M’illumino di verde.

BOLOGNA, lockdown 2020.

TAILLEUR VERDE WHATSAPP,  RIFINITO A MANO, RICAMO SU DISEGNO SUL DIETRO.

Nei giorni precedenti al mio rientro dalla Francia, c’era un unico pensiero che mi faceva sentire bene anzi felice, nonostante l’impossibilità di lavorare e di mantenermi : l’opportunità di  poter creare moda sostenibile e sartoriale nel laboratorio ininterrottamente per almeno per un paio di mesi. Questo spiraglio di luce abbagliante purtroppo  sfumato quasi subito per via dell’applicazione massiccia del lockdown. L’unica chance è stata, poter recuperare dallo studio ciò che  ritenevo fattibile altrove. Quindi ho recuperato il Tailleur vintage anni ’80/’90 su cui stavo già lavorando. Un pezzo di fattura industriale, con diversi errori di misure, testimoni di fretta e poco amore.

Tuttavia con 2 grossi punti forti su cui poter lavorare. Il COLORE: un verde così acceso che ricorda subito quei prati in Primavera che si ricoprono di margherite nel giro di qualche giorno di Sole.

Il secondo, un disegno a marker  mezzo sbiadito sulla schiena del bolerino, fatto dalla coppia di artisti che mi ha regalato il tailleur, Cuoghi -Corsello.

Quindi ho deciso di lavorare in up-cycling invece che in reciclo. Alcuni degli errori di misurazione ho potuto correggerli, altri no. Ho cambiato alcuni volumi, tolto dettagli  ripetitivi ed aggiunto  dettagli che aiutassero a sottolineare i volumi o ad accentuare la luminosità del colore.

L’ho praticamente rifinito interamente a mano, con l’eccezione di 2 cuciture; non l’ho fatto per virtuosismo, ma semplicemente perché sarebbe stato comunque impraticabile lavorare a macchina in camera mia :).

Ho ripreso il disegno, ricamando a mano la maggior parte dell’inchiostro  mancante e cercando di rispettare l’impressione di velocità di un segno a mano libera, pur attraverso un mezzo lento come il ricamo.

E poi un giorno, il ragazzo a cui penso da un po’ ha fatto capolino in una chat di gruppo. Il senso di felicità che provo per la sua presenza, è  paragonabile solamente a  quella che provo quando sto a lavorare tra le stoffe. È quella sensazione che ti porta un po’  fuori dal tempo e che ti fa dimenticare istantaneamente tutti gli altri problemi( non so voi, ma in questo momento non mancano di certo :).

È stata questa sensazione a farmi pensare a una mia personale “Mattina”, del colore dell’oggetto  che mi ha aiutato in questi giorni  di  isolamento. Perché, aldilà del fatto che l’AMORE venga corrisposto o meno, è comunque  sempre combustbile creativo e simbolo di vita.

ALOHA!